STUDIO LEGALE CON ESPERIENZA IN CASI DI MALASANITÀ
RISARCIMENTO
ERRORE MEDICO
Un team di avvocati a Roma al fianco delle vittime di errori sanitari
VALUTAZIONE LEGALE GRATUITA
Siamo uno Studio Legale di Roma con esperienza in casi di malasanità che si offre di valutare, in maniera del tutto gratuita, il tuo caso o quello di un tuo prossimo congiunto per capire se possibile richiedere un risarcimento. Mettiamo al tuo servizio la nostra competenza e una grande attenzione al tuo vissuto.
ASSISTENZA MEDICO LEGALE
Per capire se la tua richiesta di risarcimento ha i presupposti necessari per un’azione giudiziaria, è indispensabile il supporto di un medico legale che, sulla base della documentazione sanitaria in tuo possesso, possa valutare se la tua richiesta è legittima. Ti offriamo una valutazione gratuita anche sotto il profilo medico, grazie a una consolidata collaborazione con specialisti in medicina legale.
PERCORSO PERSONALIZZATO
Ti indichiamo la soluzione migliore per il tuo caso, ove possibile, anche al fine di prevenire giudizi lunghi e costosi. Se la valutazione sarà favorevole, per agire in giudizio definiremo – senza alcun impegno – insieme a te il percorso più opportuno. Ti spiegheremo nei dettagli tutti i passi necessari ad ottenere il risarcimento, con la massima trasparenza. Per noi è importante che il cliente si senta accolto e tutelato.
Cosa si intende per errore medico
L’operato del medico e delle strutture sanitarie, pubbliche o private, come può accadere in ogni ambito lavorativo e professionale, non è immune da possibili errori dovuti a negligenza, imprudenza o imperizia. Un paziente subisce un errore medico quando il processo sanitario di diagnosi o di cura arreca un danno oggettivo alla sua salute, e impedisce o ritarda la sua guarigione e il suo benessere. In questo caso si può parlare di responsabilità sanitaria e quindi di possibilità di risarcimento.
TRE PRESUPPOSTI PER AVVIARE UN'AZIONE LEGALE
Esistono linee guida, buone pratiche e protocolli che sono parametri oggettivi per valutare il rispetto dei doveri assistenziali da parte del medico e della struttura sanitaria al fine di definire una condotta colpevole.
Il paziente deve inoltre avere subito un danno temporaneo o permanente, a causa della condotta colpevole del personale sanitario. Esso deve essere oggettivo e documentabile.
È necessario stabilire un nesso causale fra la condotta colpevole e il danno. Bisogna provare che le azioni o omissioni dei medici, o del personale sanitario, sono state la causa primaria del danno subito.
“Il diritto alla salute è un diritto protetto dall’art. 32 della nostra Costituzione.”
Sei vittima di uno di questi errori?
ERRORE DIAGNOSTICO
ERRORE CHIRURGICO
PROBLEMI TERAPIA POST OPERATORIA
MANCATA ACQUISIZIONE CONSENSO INFORMATO
DANNI AL NEONATO
DEFICIT ORGANIZZATIVO DELLA STRUTTURA
Come ottenere un risaricimento
Per ottenere un risarcimento in caso di errore medico o di malasanità, è necessaria la valutazione di un medico legale ed, ove necessario, di un medico specialista nell’ambito in cui si ritiene che sia stato subito il danno. Essi si esprimono sulla responsabilità dei sanitari e della struttura ospedaliera, attestando la eventuale sussistenza dell’errore.
Questo ci permette di dare al cliente il responso sulla fattibilità della richiesta di risarcimento. Dopo tale valutazione, preliminare ed indispensabile, dal punto di vista processuale è possibile seguire un duplice iter, che di seguito sinteticamente si descrive, senza alcuna pretesa di esaustività, come percorso “A” e “B”:
Si avvia una mediazione ex Dlgs.n.28/2010 di fronte ad un organismo preposto, che costituisce una fase stragiudiziale e non contenziosa utile al raggiungimento di un accordo bonario ex Dlgs.n.28/2010. In caso di mancato raggiungimento di un accordo bonario in sede di mediazione, si introduce un giudizio ordinario dinanzi al Tribunale competente nei confronti della struttura medico sanitaria responsabile, del medico che materialmente ha compiuto l’errore e delle loro assicurazioni, ove esistenti.
Si richiede un accertamento tecnico preventivo a scopo conciliativo dinanzi al Tribunale, dove dei
consulenti medici legali e dei medici specialisti, nominati dal Giudice, valutano la sussistenza del danno subito e l’entità dello stesso, nonché la sussistenza o meno del nesso causale con il presunto errore. Tale procedimento, sulla base della perizia depositata dal consulente del Giudice, si può concludere o meno con un accordo. Se l’accertamento tecnico preventivo ha esito positivo e conferma l’esistenza dell’errore medico ed il nesso causale con il danno subito, ma non si raggiunge un accordo con la struttura sanitaria responsabile, con il medico che materialmente ha compiuto l’errore e con le loro assicurazioni, ove esistenti, si inizia un procedimento dinanzi al Tribunale, per ottenere un risarcimento in base a quanto già accertato dai consulenti del Giudice.
Hai subito un grave danno a seguito di un errore medico?
RICHIEDI UN
APPUNTAMENTO
Organizziamo un incontro presso il nostro studio legale. Contattaci al numero verde 800 721289 o compila il modulo ed esponici il tuo caso, portando copia di tutta la documentazione sanitaria in tuo possesso.
ESAMINIAMO LA
DOCUMENTAZIONE
Se ci sono i presupposti, inviamo la documentazione sanitaria necessaria direttamente ai nostri medici legali che provvederanno gratuitamente alla valutazione del tuo caso e alla giusta quantificazione del danno biologico subito.
CERTIFICAZIONE
DEL DANNO
Sarà necessaria anche una certificazione redatta da un medico specialista nel settore in cui si è subito il danno.
AZIONE LEGALE CONTRO
IL RESPONSABILE
In base ai percorsi sopra descritti, Percorso A o Percorso B, con la modalità da concordare con il cliente, l’azione legale può variare a seconda del caso, di conseguenza anche la sua durata.
Domande frequenti
Sì, qualsiasi errore medico è suscettibile di risarcimento se colui che esercita la professione sanitaria agisce con negligenza, imprudenza e imperizia ed abbia causato un danno. Se la prestazione medica è particolarmente difficile, la responsabilità sussiste solo se il danno è determinato da dolo o da colpa grave, che consiste in una totale difformità del metodo e della tecnica scelte dall’operatore sanitario rispetto alle conoscenze acquisite nella scienza e nella pratica medica. Il consulente nominato dal Giudice deve valutare se l’errore medico sussiste e se sia stato tale da provocare un danno al paziente. L’entità del risarcimento viene stabilita in base alle tabelle del danno biologico stabilite dal Codice delle Assicurazioni, che quantificano in punti percentuali i gradi di invalidità causata dall’errore medico e il conseguente risarcimento economico in base all’età del paziente.
La struttura sanitaria, pubblica o privata, dove è stato eseguito l’intervento, deve obbligatoriamente rilasciare copia della cartella clinica su richiesta del paziente o di un suo delegato. Se questa documentazione non viene rilasciata, è possibile procedere ad una richiesta scritta di accesso ai sensi dell’art. 9 co.1 del Dlgs.196/2003 a mezzo raccomandata a/r. Allo studio legale è necessaria tale documentazione in copia conforme all’originale al fine di poterla sottoporre al medico legale.
Assolutamente sì. Senza alcun costo valutiamo il tuo caso sulla base della descrizione dei fatti da te fornita e lo facciamo valutare a medici legali che collaborano con il nostro studio, per stabilire se è possibile procedere e ottenere un risarcimento. In base all’esito della loro valutazione ti diamo un parere del tutto gratuito.
Colui che esercita la professione sanitaria (in strutture sanitarie o sociosanitarie pubbliche e private, o al di fuori di dette strutture) deve stipulare un’adeguata polizza di assicurazione con oneri a proprio carico. Purtroppo non tutte le strutture pubbliche o private, e non tutti coloro che esercitano la professione sanitaria assolvono a tale obbligo di legge; se questo avviene e il caso di “malasanità” è meritevole di tutela (cioè il paziente ha diritto al risarcimento) si può agire solo nei confronti dei responsabili e non delle loro assicurazioni e bisogna contare solo sulla loro autonoma solvibilità, sulla loro capacità dal punto di vista economico di risarcire chi ha subito il danno.
Anche i congiunti e i parenti del danneggiato possono agire per richiedere il risarcimento dei danni, che però vanno distinti in due categorie.
I danni “iure proprio” sono quelli che i congiunti del danneggiato hanno ricevuto in prima persona a causa del danno subito: le sofferenze e il dolore originati dalla perdita del loro caro, in caso di decesso, o lo stress legato all’assistenza della persona cara in caso di danno alla sua salute ed al suo benessere. Potranno agire in giudizio al fine di richiedere il risarcimento innanzitutto i componenti della famiglia: il coniuge, i figli, i genitori, i fratelli, le sorelle (anche ove sia venuta meno la convivenza con il defunto o il danneggiato) e il convivente “more uxorio” che sia in grado di comprovare tale status. Riguardo agli altri parenti e affini (zii, nonni, nipoti, cognati…) una parte della giurisprudenza ha ritenuto necessario valutare se il danno abbia determinato per loro la perdita di un effettivo sostegno morale o materiale, mentre un’altra parte della giurisprudenza ha ritenuto non sussistere tale diritto nel caso in cui non vi sia un’effettiva convivenza con la persona danneggiata.
Il danno “iure hereditatis” è la capacità degli eredi di succedere di diritto nel risarcimento spettante alla vittima deceduta per un caso di “malasanità”.
Bisogna distinguere fra l’impossibilità materiale per il danneggiato di firmare una procura a causa di un deficit fisico (ad esempio amputazione di una mano) e il caso in cui il danneggiato versi in uno stato di incapacità di intendere e di volere totale o parziale a causa di una patologia. Nel primo caso è sufficiente conferire una procura notarile e quindi sarà il Notaio a verificare l’effettiva volontà del danneggiato di conferire un mandato ad agire per la tutela dei propri interessi. Nel secondo caso è necessario rivolgersi ad un Giudice tutelare affinché nomini un tutore o un amministratore di sostegno, a seconda del grado di incapacità accertata, il quale a sua volta sarà legittimato a conferire il mandato ad un legale per la tutela dei diritti del beneficiario della tutela.
“Le informazioni di carattere giuridico contenute all’interno del sito hanno lo scopo di illustrare sommariamente ed in via sintetica alcune nozioni di carattere generale.”
Chi siamo
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